Convegni e Manifestazioni


La violenza di genere: come prevenirla per difendersi

Paola 26 novembre 2014


Il coraggio di parlare

Incontro a Castrolibero il 18 novembre 2014


Solidarietà alla Sindaca Maria Carmela Lanzetta

A Monasterace il 1 maggio 2012 con le associazioni "Non mimosa... ma girasole" e "Se non ora quando?" 

 

Approfondimento

“Violenza di genere: come riconoscerla per difendersi”, manifestazione organizzata mercoledì 26 novembre 2014 dall’associazione Radici alla presenza di Isabella Rauti

 

PAOLA - Un corpo che si libera nella creatività artistica e dà voce al silenzio delle tante vittime di violenza attraverso il ballo, il canto, la fotografia, la pittura. La manifestazione organizzata dall’associazione “Radici contro tutte le violenze” lo scorso mercoledì nell’auditorium del complesso del Sant’Agostino ha affrontato la tematica “Violenza di genere: come riconoscerla per difendersi” ospitando flash mob e danze sul tema preparate dalle scuole di danza paolane, un’estemporanea del maestro Adolfo Magnelli, una mostra fotografica sul tema della violenza sulle donne di Carmela Paonessa. E dopo le emozioni dettate da significative e intense performance, il momento della riflessione alla quale ha partecipato anche Isabella Rauti, Consigliera del Ministro dell’Interno per le politiche di contrasto della violenza di genere, sessuale e del femminicidio, oltre che la presidente del Consiglio comunale Emira Ciodaro che ha fatto gli onori di casa, il dirigente dell’Usp di Cosenza, Luciano Greco, la criminologa e psicoterapeuta Simonetta Costanza, il criminologo Sergio Caruso, Caterina Provenzano, presidente dell’associazione Donne insegnanti calabresi, Cristina Ciambrone, mediatore familiare Aimef. La presidente dell’associazione Radici, Maria Pia Serranò ha relazionato sulle attività svolte e sugli obiettivi di prevenzione sociale ed educative che l’associazione svolge mettendo in rete più competenze, professionalità, associazioni.

 

Isabella Rauti ha evidenziato il ruolo di mediazione e l’impegno profuso sul territorio dell’associazione che aveva lei stessa inaugurato lo scorso anno e ha considerato il valore della legge 119, varata nell’ottobre 2013. «La legge ha prodotto una riduzione del numero degli omicidi di donne anche se non possiamo usare toni trionfalistici perché i dati sono allarmanti e critici. E’ una legge che offre strumenti di intervento anche immediato con allontanamenti del violento dalla casa e dai luoghi di lavoro della vittima e, in osservanza della Convenzione di Istanbul, punta sulla 3P: punire il reato, prevenire il fenomeno, proteggere la vittima. Consente forme di resa testimonianza anche con possibilità di conservare l’anonimato da parte del testimone rispetto alle persone coinvolte nei fatti nonché modalità protette per la testimonianza della vittima e introduce, tra l’altro, con un finanziamento di tre anni, il piano nazionale straordinario contro la violenza. L’articolato è piuttosto complesso – ha considerato – e gli strumenti sono molti. Prevede anche l’inasprimento di pene in particolare nei casi di violenza assistita, consumata cioè di fronte a minori o a una donna in stato di gravidanza».  


Donne e Dintorni

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